Festa dell’Assunta dalle Carmelitane

Carmelitane rapalloRAPALLO – Dodici suore carmelitane scalze vivono oggi nel Monastero di San Giuseppe, poco distante dal santuario mariano di Montallegro, a Rapallo. Erano diciassette dieci anni fa, quando il monastero venne aperto ufficialmente, dopo un lunghissimo iter che ha portato alla sua realizzazione. Un momento dunque particolarmente atteso. Le suore in quella occasione lasciarono il vecchio monastero, in Via del Carmelo, per trasferirsi a breve distanza dal santuario, senza tuttavia spezzare, anzi, per certi versi, rafforzando il loro legame con la città di Rapallo e con i suoi abitanti, alcuni dei quali aiutarono concretamente le suore nel trasloco.  Mons. Alberto Tanasini ha ricordato la lunga storia del monastero celebrando l’Eucarestia nel decennale dell’inaugurazione della struttura, nel giorno della Solennità dell’Assunta. Le difficoltà hanno reso ancor più preziosa quella scelta, ha detto il Vescovo, confermando la bontà di tale decisione, che ha regalato alla comunità delle Carmelitane scalze un luogo adatto alla vita monastica, alla preghiera e alla contemplazione. Invitando alla preghiera per nuove vocazioni, il Vescovo ha poi confermato che il monastero delle suore è diventato negli anni luogo di attrazione spirituale per tanti fedeli, che salgono al santuario per la preghiera e il raccoglimento. Soffermandosi poi sulla liturgia del giorno, il Vescovo ha sottolineato il legame fra la Solennità dell’Assunta e il canto del Magnificat, che l’Assunzione della Vergine porta a compimento. Poi una riflessione sul testo dell’Apocalisse che la Chiesa invita a meditare nel giorno dell’Assunta, con un particolare riferimento alla necessità di mettersi alla sequela di Maria per vincere il peccato.

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