Veglia per la pace con i giovani di Azione Cattolica

RAPALLO – Nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio a Rapallo si è celebrata la veglia diocesana per la pace, organizzata alla fine del mese di gennaio da azione Cattolica. Un momento di preghiera, riflessione e canto, presieduto dal vescovo Giampio Devasini.

E’ il messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della pace a fare da filo conduttore alla veglia diocesana, organizzata dall’Azione Cattolica alla fine del mese di gennaio. Ad animarla, giovani e adulti, che prendendo spunto dalle parole del Papa hanno proposto riflessioni, intervallate da musica e immagini. Il Santo Padre individua tre contesti sui cui riflettere ed agire: educazione, lavoro, dialogo tra generazioni. Su ciascuno dei tre punti il vescovo ha sviluppato una breve riflessione.
L’educazione non deve avere solo di mira il profitto individuale, ma la costruzione di relazioni significative, attraverso la valorizzazione del talento di ciascuno, suscitando una visione d’insieme, comunitaria.

“Educare è allenare a pensare mettendo al centro non l'”io” ma il noi. E ad agire coerentemente per crescere insieme nel sentirci comunità riconoscendo un posto speciale agli ultimi”.

Il Lavoro implica la difficile condizione di tenere insieme Vangelo ed economia. Perché diventi strumento di pace e non di conflitto, ha spiegato il vescovo, occorre che a nessuno sia precluso e che tutti ne traggano remunerazione dignitosa. L’esperienza della cooperazione sociale dimostra che questo è possibile.

“Se questo è possibile, come è possibile, perchè non orientare tutto il sistema di lavoro e delle imprese secondo questi principi?”

Infine il dialogo. L’invito, fatto dal Papa ai giovani, è ad ascoltare la saggezza degli anziani e star loro vicini nella malattia. A chi è in età avanzata, invece, l’esortazione a non tarpare le ali ai giovani, lasciando loro il posto per costruire una società che si rinnova.

“Chi veramente opera la pace, raccoglie e riconosce tutto il bene che ha ricevuto dalle generazioni precedenti e cerca di rendere migliore il mondo per le generazioni successive. Gratitudine per chi ci ha preceduto, responsabilità per chi ci segue. “

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